La Gestalt viva di Claudio Naranjo, uno dei più grandi Maestri della Gestalt
nel mondo, successore di Fritz Perls in California, è ormai riconosciuta a
livello internazionale come l’avanguardia della psicoterapia Gestalt.
La Scuola di Specializzazione quadriennale in Psicoterapia della Gestalt –
Centro Gestalt viva (CGV) Claudio Naranjo (riconoscimento MIUR del
17/02/2015 -G.U. 25/03/2015) è la prima Scuola di Psicoterapia in Italia ad
essere stata direttamente supervisionata da Claudio Naranjo e da lui
coordinata, a livello internazionale, con le altre Scuole di Gestalt viva nel
mondo.
Il modello clinico di Naranjo rappresenta, nella teoria e nella prassi, la
punta più avanzata tra gli interventi psicoterapeutici che si propongono un
processo di trasformazione e cambiamento profondo, nell’individuo, nella
dinamica della coppia e nel processo gruppale; la sua estrema efficacia è
dovuta, tra l’altro, alla speciale sintesi e integrazione che realizza
attraverso la mindfulness, il lavoro sul carattere, la dimensione corporea-
espressiva, la fenomenologia dell’esperienza e lo sviluppo del potenziale
amoroso e compassivo.
Le fondamentali opere teoriche di Naranjo sulla Gestalt, pubblicate in molte lingue, oltre ad approfondire lo spirito e a dare una base teorica e una articolata riscrittura alla Gestalt, denunciano (in particolare in “Gestalt de vanguardia” e in “Per una Gestalt viva”) il tradimento dello spirito e del retaggio di Fritz Perls nella "controrivoluzione" introdotta dai suoi ex collaboratori di New York.
L’apporto di Naranjo costituisce un radicale rinnovamento della teoria della tecnica Gestalt, in una direzione “integrativa” o meglio “amplificata” che Naranjo definisce “Gestalt viva” perché organica, sistemica, creativa, esperienziale, sinergica e fenomenologica.
La Gestalt di Claudio Naranjo è viva perché è praxis, è qualcosa che apprendiamo “in vivo” e che va molto al di là della pratica tecnica o clinica. La sua finalità è ampliare la coscienza e recuperare le originarie potenzialità espressive della persona. La trasformazione nel processo terapeutico è vista come una sorta di “morte e rinascita”, per cui è necessario lasciarsi andare e arrendersi davanti al mistero.
Da un lato ha una dimensione apollinea che consiste nel conoscere i meccanismi difensivi della nostra personalità per recuperare la propria autenticità (la “via della lucidità”); dall’altro ha una radice dionisiaca grazie alla quale la persona, esprimendo i suoi desideri, emozioni ed impulsi, recupera la sua libertà.
La specificità della pratica clinica nella “Gestalt viva" si articola in vari aspetti estremamente innovativi. Uno dei contributi maggiormente innovativi che Naranjo ha dato alla psicoterapia della Gestalt è stato quello di arricchirla di una originale teoria della personalità, l’ “enneagramma dei tipi psicologici”, e di una teoria della nevrosi.
Oltre al lavoro sulla biografia emozionale, attraverso il quale si definiscono le “passioni” caratteriali, uno spazio importante è dedicato anche all’aspetto cognitivo del carattere, la “fissazione”, in una prospettiva di integrazione tra i nostri “tre cervelli”. Il lavoro sul carattere si sviluppa in una dimensione sistemica attraverso la ricostruzione delle proprie radici familiari, che costituiscono la base del nostro dialogo interno (la “famiglia interiore”).
Nella teoria della nevrosi, Naranjo delinea la genesi della sofferenza dell’individuo e ne mostra la via d’uscita attraverso lo sviluppo di un nuovo potenziale amoroso (la “teoria dei tre amori”), e della compassione. Inoltre, Claudio Naranjo è stato il primo a utilizzare la meditazione come appendice della Gestalt durante i seminari tenuti a Esalen, con Fritz Perls, negli anni '60. È stato anche il primo a sviluppare le tecniche di meditazione individuale e interpersonale, sia come elemento dal valore intrinseco, sia come sostegno al lavoro clinico. Queste tecniche, che successivamente sono state introdotte anche nel mondo della psicoterapia attraverso gli studi e le validazioni della Mindfullness, sono oggi ormai patrimonio della clinica psicologica
Attraverso la meditazione impariamo a coltivare l’arte del “non-attaccamento” e mantenere un atteggiamento di “neutralità fra gli opposti”, che Perls chiamava “punto zero” e che ha molto in comune con la condizione di “stare nel vuoto” degli stati meditativi.
L’apporto di Naranjo costituisce un radicale rinnovamento della teoria della tecnica Gestalt, in una direzione “integrativa” o meglio “amplificata” che Naranjo definisce “Gestalt viva” perché organica, sistemica, creativa, esperienziale, sinergica e fenomenologica.
La Gestalt di Claudio Naranjo è viva perché è praxis, è qualcosa che apprendiamo “in vivo” e che va molto al di là della pratica tecnica o clinica. La sua finalità è ampliare la coscienza e recuperare le originarie potenzialità espressive della persona. La trasformazione nel processo terapeutico è vista come una sorta di “morte e rinascita”, per cui è necessario lasciarsi andare e arrendersi davanti al mistero.
Da un lato ha una dimensione apollinea che consiste nel conoscere i meccanismi difensivi della nostra personalità per recuperare la propria autenticità (la “via della lucidità”); dall’altro ha una radice dionisiaca grazie alla quale la persona, esprimendo i suoi desideri, emozioni ed impulsi, recupera la sua libertà.
La specificità della pratica clinica nella “Gestalt viva" si articola in vari aspetti estremamente innovativi. Uno dei contributi maggiormente innovativi che Naranjo ha dato alla psicoterapia della Gestalt è stato quello di arricchirla di una originale teoria della personalità, l’ “enneagramma dei tipi psicologici”, e di una teoria della nevrosi.
Oltre al lavoro sulla biografia emozionale, attraverso il quale si definiscono le “passioni” caratteriali, uno spazio importante è dedicato anche all’aspetto cognitivo del carattere, la “fissazione”, in una prospettiva di integrazione tra i nostri “tre cervelli”. Il lavoro sul carattere si sviluppa in una dimensione sistemica attraverso la ricostruzione delle proprie radici familiari, che costituiscono la base del nostro dialogo interno (la “famiglia interiore”).
Nella teoria della nevrosi, Naranjo delinea la genesi della sofferenza dell’individuo e ne mostra la via d’uscita attraverso lo sviluppo di un nuovo potenziale amoroso (la “teoria dei tre amori”), e della compassione. Inoltre, Claudio Naranjo è stato il primo a utilizzare la meditazione come appendice della Gestalt durante i seminari tenuti a Esalen, con Fritz Perls, negli anni '60. È stato anche il primo a sviluppare le tecniche di meditazione individuale e interpersonale, sia come elemento dal valore intrinseco, sia come sostegno al lavoro clinico. Queste tecniche, che successivamente sono state introdotte anche nel mondo della psicoterapia attraverso gli studi e le validazioni della Mindfullness, sono oggi ormai patrimonio della clinica psicologica
Attraverso la meditazione impariamo a coltivare l’arte del “non-attaccamento” e mantenere un atteggiamento di “neutralità fra gli opposti”, che Perls chiamava “punto zero” e che ha molto in comune con la condizione di “stare nel vuoto” degli stati meditativi.
Essere terapeuta, nella visione di Claudio Naranjo, significa potenziare una capacità di aiuto, imparare a “stare con l’altro”, sviluppare l’intuizione e la compassione. Perciò il terapeuta deve mantenere vivo continuamente il suo processo di trasformazione interiore per produrre ciò che Naranjo chiama un “contagio di coscienza”, anche attraverso l’esperienza della relazione transferale e controtransferale.
La Gestalt viva offre una formazione centrata sulla autoesplorazione e sulla trasformazione e si focalizza nello sviluppare soprattutto tre qualità: la presenza nel “qui e ora”, la coscienza e la responsabilità, e il farsi carico della relazione con l’altro. Quindi il terapeuta in formazione unisce alla conoscenza di teorie e di tecniche specifiche una capacità di stare in un incontro esistenziale con l’altro integrando il proprio istinto, la propria capacità di amare e la propria dimensione spirituale.
La Gestalt viva si propone come un approccio molto efficace sia nella terapia individuale, che con la coppia e il gruppo.
ESPERIENZE IN GRUPPO PER CONOSCERSI
condotte da Claudio Billi e Francesca Belforte
Maggiori Informazioni
condotte da Claudio Billi e Francesca Belforte
Maggiori Informazioni
La Scuola è associata alla F.I.S.I.G (Federazione Italiana Scuole e Istituti di Gestalt), alla F.I.A.P.(Federazione italiana delle Associazioni di Psicoterapia), alla Fe.I.G. (Federazione Italiana Gestalt), alla F.E.G.E. (Federazione europea di Gestalt)
Lavora inoltre in stretta collaborazione con le principali associazioni internazionali di Gestalt , in particolare con tutti gli Istituti, in Europa e in America latina, che promuovono il modelo clínico della Asociacion Internacional Escuelas Gestalt Viva.
Lavora inoltre in stretta collaborazione con le principali associazioni internazionali di Gestalt , in particolare con tutti gli Istituti, in Europa e in America latina, che promuovono il modelo clínico della Asociacion Internacional Escuelas Gestalt Viva.
Il Corso di Specializzazione riconosciuto dal M.I.U.R. (riconoscimento MIUR del 17/02/2015 – G.U. 25/03/2015) è rivolto a psicologi e medici.
Il diploma abilita all’esercizio dell’attività psicoterapeutica.
E’ richiesta la laurea in Psicologia o in Medicina e Chirurgia e l’iscrizione al rispettivo Albo Professionale. Può iscriversi anche chi sosterrà l’esame di stato entro la prima sessione utile successiva all’effettivo inizio del Corso.
Sono ammessi al Corso di Formazione “speciale” coloro che siano già in possesso di autorizzazione all’esercizio della psicoterapia da parte dell’Ordine Professionale di appartenenza. In questo caso la frequenza è limitata alle ore dedicate alla formazione pratica specifica, e alla psicoterapia secondo il modello SAT (con l’esclusione del tirocinio e delle esercitazioni.)
• Retta annuale: euro 3.500
N.B. Dal costo della retta è escluso il costo della psicoterapia e della supervisione che saranno organizzate nell'ambito del SAT.
Per l’iscrizione è necessario effettuare un colloquio di selezione da prenotare tramite email, inviando l’apposito modulo che trovi nella sezione modulistica.
Ogni anno saranno indicate sul sito le date dei colloqui di selezione.
Successivamente, per iscriversi, è necessario inviare il modulo di iscrizione compilato in tutte le sue parti con gli allegati richiesti, che trovi nella sezione modulistica.
Ogni anno saranno indicate sul sito le date dei colloqui di selezione.
Successivamente, per iscriversi, è necessario inviare il modulo di iscrizione compilato in tutte le sue parti con gli allegati richiesti, che trovi nella sezione modulistica.
Il corso ha durata quadriennale. Le ore di attività didattica in aula si svolgono con cadenza mensile, nei giorni di venerdì, sabato e domenica.
La formazione si articola in 500 ore annue (di cui 150 dedicate al tirocinio e 60 ore dedicate alla psicoterapia di gruppo (SAT) nel I e II anno e 60 dedicate alla supervisione secondo il modello SAT nel III e IV anno). Gli insegnamenti teorici sono di 50 ore annue.
La formazione pratica è così suddivisa:
80 ore: Esercitazioni sul materiale clinico
50 ore: Psicoterapia di gruppo secondo il modello SAT
130 ore: Supervisione secondo il modello SAT
80 ore: Esercitazioni sul materiale clinico
Insegnamenti teorici. Gli insegnamenti teorici sono svolti in stretto collegamento con la Scuola di Specializzazione in Psichiatria e il Corso di Laurea in Psicologia dell’Università di Pisa. Gli insegnamenti teorici, oltre a fornire strumenti di conoscenza nei diversi ambiti della psicologia, delle varie psicoterapie e della psicofarmacologia, saranno inseriti in un contesto di ricerca attiva sull’efficacia della psicoterapia Gestalt focalizzata sulle emozioni.
La formazione pratica. Nella formazione pratica l’allievo è seguito nel suo percorso di crescita personale e professionale attraverso un continuo confronto con i terapeuti/formatori del SAT nello spirito della Gestalt viva di Claudio Naranjo. Lo studio del carattere (teoria degli enneatipi), lo psicodramma gestaltico, il lavoro con la famiglia, il movimento spontaneo, la meditazione, il lavoro con il corpo, sono i principali ambiti in cui si declina la formazione. Ogni allievo è poi seguito da un codidatta che affianca i docenti, segue le esercitazioni cliniche e promuove la cooperazione e il mutuo-aiuto all’interno del gruppo classe. La partecipazione al gruppo di psicoterapia e di supervisione del SAT, costituisce parte integrante fondamentale della formazione pratica.
Tirocinio pratico-clinico. La Scuola è convenzionata con strutture pubbliche e private accreditate, per permettere agli allievi di svolgere il tirocinio nella sede più vicina alla loro residenza.
I e II anno
270 ore: Insegnamenti teorici +Teoria ed addestramento sui principi e sulle tecniche della Psicoterapia della Gestalt viva80 ore: Esercitazioni sul materiale clinico
50 ore: Psicoterapia di gruppo secondo il modello SAT
III e IV anno
140 ore: Insegnamenti teorici +Teoria ed addestramento sui principi e sulle tecniche della Psicoterapia della Gestalt viva130 ore: Supervisione secondo il modello SAT
80 ore: Esercitazioni sul materiale clinico
I-II-III-IV anno
150 ore: TirocinioInsegnamenti teorici. Gli insegnamenti teorici sono svolti in stretto collegamento con la Scuola di Specializzazione in Psichiatria e il Corso di Laurea in Psicologia dell’Università di Pisa. Gli insegnamenti teorici, oltre a fornire strumenti di conoscenza nei diversi ambiti della psicologia, delle varie psicoterapie e della psicofarmacologia, saranno inseriti in un contesto di ricerca attiva sull’efficacia della psicoterapia Gestalt focalizzata sulle emozioni.
La formazione pratica. Nella formazione pratica l’allievo è seguito nel suo percorso di crescita personale e professionale attraverso un continuo confronto con i terapeuti/formatori del SAT nello spirito della Gestalt viva di Claudio Naranjo. Lo studio del carattere (teoria degli enneatipi), lo psicodramma gestaltico, il lavoro con la famiglia, il movimento spontaneo, la meditazione, il lavoro con il corpo, sono i principali ambiti in cui si declina la formazione. Ogni allievo è poi seguito da un codidatta che affianca i docenti, segue le esercitazioni cliniche e promuove la cooperazione e il mutuo-aiuto all’interno del gruppo classe. La partecipazione al gruppo di psicoterapia e di supervisione del SAT, costituisce parte integrante fondamentale della formazione pratica.
Tirocinio pratico-clinico. La Scuola è convenzionata con strutture pubbliche e private accreditate, per permettere agli allievi di svolgere il tirocinio nella sede più vicina alla loro residenza.
L’ammissione agli esami, al termine di ciascun anno di corso, è consentita a coloro che abbiano frequentato almeno l’80% delle ore di formazione e che abbiano effettuato integralmente il tirocinio previsto.